Identità e culture
Premio "Piero Alinari" dal titolo Identità e culture per la realizzazione di un'opera teatrale inedita in lingua italiana, di autori italiani e stranieri sul tema Identità e culture.
L'opera vincitrice dal titolo “Fine stagione” è stata eseguita da Silvia Calamai a cui è andato il premio di euro 2.000.
Silvia Calamai scrive testi di narrativa e opere teatrali, per le quali ha avuto premi e segnalazioni in alcuni tra i più importanti concorsi nazionali di drammaturgia (Premio Candoni Arta Terme, Premio Vito Pandolfi, Premio Oddone Cappellino, Premio Calcante). Dal 2003 è docente presso la Scuola Nazionale di Scrittura Teatrale diretta e coordinata da Dacia Maraini (Teatro delle Donne, Centro Nazionale di Drammaturgia delle Donne, Teatro Manzoni Calenzano). La sua pièce Trincea di signore. Cronache da un assedio – ‘dramma del mese’ di novembre 2002 in www.dramma.it – è stata finalista alla XLVI edizione del Premio Riccione per il Teatro, è stata segnalata al Premio Calcante 2002 e ha vinto nella sezione Under 32 il Premio “Battipaglia Magna Graecia”; il testo è stato interpretato da Marisa Fabbri e Franca Nuti (2002) e da Lucia Poli e Marcella Ermini (2003) per la regia di Barbara Nativi (produzione Laboratorio Nove & Teatro delle Donne). Per Intercity Athina 2002 ha firmato – insieme a Michael Marmarinos – la drammaturgia di Inno Nazionale. Un teorema sulla coralità (regia di Michael Marmarinos, Teatro della Limonaia, I.X.2002). Con l’atto unico Dalle Stelle ha vinto la seconda edizione del Premio teatrale “Don Chisciotte Teatro & Scienza” (giuria presieduta da Franco Quadri, maggio 2003) e – come ex-aequo – il Premio Calcante 2004. Con la pièce Voci d’aria è stata finalista alla IX edizione del Premio “Enrico Maria Salerno” per la Drammaturgia Europea (settembre 2003) e finalista alla XXX edizione del Premio Fondi La Pastora per la scrittura drammatica (dicembre 2004). Nel biennio 1996-1997 ha partecipato al Laboratorio di Drammaturgia Prigioni (ETI, Firenze Teatro La Pergola), condotto da Manlio Santanelli, Siro Ferrone e Jean-Claude Carrière.
Per la narrativa, ha partecipato alla Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo (Roma, 1999); con il racconto Il desinare dei cassettoni ha vinto il premio Ceppo-Proposte (Pistoia, 1999). Con il testo Di traverso ha ottenuto il primo premio al Premio di Diaristica e di Memorie inedite “Raccontare la periferia” (Firenze, 2002). Con il racconto-monologo Da uno a dieci (diretto e interpretato da Barbara Nativi, Teatro della Limonaia, 2002) ha vinto il primo premio al Concorso Le Storie del Novecento (Serravalle Scrivia, 2002). Suoi racconti e testi teatrali sono apparsi in Théatron, ClanDestino, NarraSud, Drammaturgia, Paragone, Hystrio, Ridotto, Antologia Vieusseux.
Linguista ed esperta di dialettologia toscana, svolge la propria attività scientifica presso il Laboratorio di Linguistica della Scuola Normale di Pisa e presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Siena (sede di Arezzo). Ha tenuto lezioni e seminari su tematiche di sociolinguistica e di fonetica sperimentale negli atenei di Pisa, di Firenze, di Napoli, di Bologna (sede di Forlì), di Modena e Reggio Emilia e alla Scuola Normale Superiore. Ha presentato i propri lavori in riviste (Lingua Nostra, Rivista Italiana di Dialettologia, Studi di grammatica italiana, L’Italia Dialettale) e in atti di convegni ed è autrice di quattro volumi frutto di inchieste dialettologiche e fonetiche sul campo (“Una lingua vertadera”. Profilo del dialetto di Sassetta, Firenze, 2003; “Nel gergo nostro brutalissimo”. La parlata di Travalle fra dialetto pratese e dialetto fiorentino, Prato, 2002; Il vocalismo tonico pisano e livornese. Aspetti storici, percettivi, acustici, Alessandria, 2004; Dalla terra al pane, Calenzano, 2006).
Sono state inoltre segnalate tre opere:
L’opera dal titolo “La regina e l’alchimista” eseguita da Anna Foà e Vittorio Pavoncello, viene segnalata per la sua originalità teatrale.
Per l’adesione al tema viene menzionata l’opera “Poco sopra i maiali” eseguita da Viviano Vannucci.
“Tre madri” di Paolo Sartori viene segnalata come opera innovativa per nuovi linguaggi.